Antonio Canova, nel bicentenario della sua morte, è stato oggetto del nostro incontro dì mercoledì primo giugno.
Perseo Dalle forme perfette, la muscolatura non accentuata, il volto dal classicissimo profilo greco, Il “Perseo trionfante” sembra essere il prototipo accademico del corpo umano, fin qui giudicabile come altra opera esemplare del Canova.
Ebe è sicuramente una delle sculture più belle in cui si incarna l’ideale neoclassico del Bello, ricercato e sperimentato dall’artista italiano Antonio Canova. Da ancella e coppiera degli dei, aveva il compito di servire alle divinità l’ambrosia e il nettare, vale a dire il cibo e la bevanda con cui questi ultimi si mantenevano giovani e immortali.
Amore e Psiche di Canova. Un bacio d’amore sospeso in eterno La composizione dei due corpi segue due linee che si incrociano e s’incontrano nel punto del bacio sospeso dei due amanti.
la celebre scultura Tre Grazie, (le tre dee figlie di Zeus che rappresentano splendore, gioia e prosperità, atteggiate come amiche che si fanno delle confidenze), Le tre divinità, secondo la mitologia, donavano felicità e bellezza al mondo e al genere umano. Un precedente artistico importante è il dipinto di Raffaello Sanzio, dallo stesso titolo, e conservato presso il Musée Condé. Questo gruppo scultoreo è considerato dagli storici uno dei più importanti di Canova che fu uno più importanti esponenti del Neoclassicismo.
L'opera fu realizzata come compensazione per il trasferimento in Francia della Venere de' Medici, rastrellata dai francesi tra i furti napoleonici. A tale opera lo scultore si ispirò idealmente, a livello più che altro spirituale, cercando di rievocarne la tenerezza della carne, il suo dolce vibrare, il movimento nello spazio, che rende attraverso l'articolazione libera del corpo e la delicatezza delle sfumature
La bellezza del capolavoro di Canova non si limita alla visione frontale. Lo scultore immaginò che potesse essere osservato da diverse angolazioni, ciascuna portatrice di nuove suggestioni e dettagli. A questo scopo inserì alla base della statua un ingranaggio – tuttora funzionante - capace di farla ruotare.
Canova scelse di raffigurare Bonaparte secondo un'idea di bellezza ideale tutta italiana che si ricollegava direttamente all'antico: idealizzato all'eroica come un colossale Marte vincitore, seguendo i costumi dell'antica Grecia
Alcune delle sue opere-“Perseo” “ Ebe” Amore e Psiche” “ Le tre Grazie” “La Venere Italica” “Ritratto celebrativo di Paolina Borghese,” scelte da Claudia Petrucci e da lei descritte nelle loro caratteristiche più salienti, delineano l’affascinante figura di questo artista, che tanto successo ha incontrato nella sua vita.
Tipico rappresentante degli ideali neoclassici, che dominano le arti figurative tra la metà del ‘700 e gli inizi dell’800, il Canova esprime nelle sue creazioni la perfezione, la bellezza e la purezza dell’arte antica con un’attenzione tutta nuova nel rendere più espressivi ed umani volti e atteggiamenti del corpo, assenti nelle statue della mitologia greco romana, a cui egli si ispirava.
La perfezione delle linee, la fluidità dei mantelli e delle vesti, la delicatezza delle superfici nei suoi modelli, nascondono un duro lavoro di ricerca e di minuta misurazione delle proporzioni, imposte dai canoni della bellezza del suo tempo, come testimoniano bozzetti e calchi conservati nel museo di Possagno, a lui dedicato e spiegano la fama di uno scultore che, fin da bambino ha respirato le potenzialità della pietra che il padre e il nonno lavoravano come scalpellini.
Intensa come sempre l’attenzione dei presenti, catturati dall’esposizione appassionata e documentata di Claudia Petrucci.